Il Cielo degli Altri
Si guarda il cielo e si pensa agli astronomi.
In quattrocento anni, dal cannocchiale di
Galileo ai telescopi spaziali, gli astronomi
hanno visto e capito tanti aspetti del cielo.
Hanno studiato i pianeti, le comete, gli
asteroidi, le nebulose, le pulsar, le stelle,
i quasar, le galassie e gli ammassi di
galassie. Hanno scoperto miliardi di
galassie, miliardi di miliardi di stelle per
capire che questo è solo pochi per cento
dell’universo, la parte che emette luce. Il
resto sfugge del tutto agli scienziati: è
materia oscura ed energia oscura,
componenti misteriose che si annidano
nelle galassie e nel vuoto e che da vari
anni sono oggetto continuo di studi ed
esperimenti tuttora inconcludenti.
Tutto questo esiste solo per noi? Qual è il
senso del Cosmo?
Sono domande che si pone l’astronomo,
ma sono anche le domande del poeta, del
filosofo, di ogni essere umano. E il cielo
che sembra appartenere solo agli
astronomi, in realtà è di tutti. Come
scriveva Jean Baptiste Perrin, premio
Nobel per la fisica nel 1926, "È una debole
luce, quella che ci arriva dal cielo stellato.
Ma che cosa sarebbe il pensiero umano
se non potessimo vedere le stelle?" Il
cielo è una parte della percezione visibile
del mondo, lo scenario in cui si muove e
si colloca la vita di tanti organismi terrestri.
Che cosa hanno pensato gli uomini del
cielo? Cosa ne pensano? Cosa ne
penseranno in futuro?
Niente è meglio di una calda serata estiva
sdraiati su un prato con gli amici o la
persona del cuore a guardare le stelle e
viaggiare liberi con la mente e ragionare
e sognare. Ma possiamo anche farci
guidare.
Il planetario: un cielo artificiale!, ci fa
scoprire le stelle, le costellazioni, la
polvere, l’ acqua, il ghiaccio, i sassi, le
luci, le ombre, i colori e i suoni dello spazio
conosciuti attraverso l’avventura di un
viaggio simulato nel cosmo. Il cielo degli
altri vuole aprirci gli occhi, con qualche
schizzo fugace, sul cielo dei poeti, dei
filosofi, dei pittori, della musica sino a
quello dei contadini e, su su, degli
astronauti. Rapidi flash su come
l’immagine del cielo si è evoluta assieme
all’uomo, alla sua cultura e civiltà,
ripercorrendo il cielo degli antichi, dalla
Mesopotamia alla civiltà araba di Toledo.
Pagine web per meditare e per
naufragare piacevolmente nell’immensità
del cielo.
E, forse, guardando un cane capiremo
perché abbaia alla Luna. Anche lui è
ammaliato dal cielo!